La notte è trascorsa bene fino verso le 7 quando l'ormeggio ha iniziato a dare un pó di strappi ed una risacca sempre più insistente ci ha indotto a prepararci in fretta per lasciare questo ormai scomodo posto. Usciamo dal porto e le raffiche di vento fanno sempre più presa sul gommone, indossiamo le cerate e procediamo lentamente per andare a verificare lo stato del mare fuori dal ridosso dell'isola per l'eventuale traversata verso Sifnos. Vediamo due barche che vengono verso di noi ed una che va verso Sifnos; sono due barche a motore ed una a vela. Misuriamo sul GPS la distanza, meno di 10 miglia di traversata, planiamo e verifichiamo che riusciamo a procedere a 13-14 nodi, chiedo a Patrizia cosa ne pensa di andare e con il suo ok vado. Le onde ed il vento sono sostenuti, ma con una rotta al di sotto dell'estremità sud dell'isola di Sifnos non picchiamo e non soffriamo più di tanto, solo qualche secchiata d'acqua. Lentamente vediamo avvicinarsi l'isola ed allontanarsi il punto da cui siamo partiti, siamo ad un terzo del percorso, nel mezzo del canale dove le onde giungono da lontano senza che abbiano incontrato ostacoli, ogni tanto ci troviamo costretti ad assecondarle prendendo la loro direzione per non contrastarle, sono alte e troppo ravvicinate, anche a bassissima velocità è sicuro l'ingavonamento, meglio fare un pó di strada in più. E così procedendo, pur se ancora lontani dalla costa entriamo nel ridosso creato dalla parte piu a nord di Sifnos e l'altezza delle onde diminuisce, riusciamo ad alzare la rotta per risalire l'isola, la nostra destinazione è Vathi. L'esperienza di questi anni di Egeo, ci suggerisce di risalire in mezzo al mare piuttosto che sottocosta ed infatti così facciamo e tutto procede bene alla velocità dei soliti 13 nodi, fino a quando entriamo nella zona di mare influenzata dal vento dell'isola e la situazione cambia drasticamente in peggio. Vento e onde scomposte, soffriamo più in queste due ultime miglia che in tutto il resto, la nostra velocità scende a 9-10 e nodi, picchiamo parecchio ma giungiamo finalmente all'ingresso della baia di Vathi ed appena le onde scompaiono riduciamo la velocità al minimo e ci togliamo le cerate e vediamo che l'ormeggio e già quasi tutto occupato, in particolare scorgiamo due gommoni che erano a Kimolos con noi e che sono salpati verso le 23:30 nel buio della notte
Il tempo di aprire il gavone ed estrarre l'ancora che vediamo sopraggiungere un altro gommone che cerca ormeggio e scatta quindi la corsa con il diritto di precedenza, vorremmo noi, ma non serve, noi scegliamo il posto e loro si fanno largo tra una barca ed un gommone.